giovedì 31 gennaio 2013

mercoledì 30 gennaio 2013



Eccoci 




Eccoci qui, in vett'al monticello. Via di Val Pagana, sui resti del tempio che fu, dedicato a Maia; affacciandoci di qua vediamo la spianata che ospitava Giunone Lucina, prima dell'assedio di Silla; e di là il Circeo e le isole Pontine. Questa l'attualità della nuova fucina di Vulcano. La nostra attualità. Il resto, le visite domenicali ai centri commerciali, ad esempio, avviene a valle.




Che triste odissea amico avresti dovuto raccontare
invece di un ciclope un orbo misantropo
geloso dei suoi fedeli fiero del suo bianco gregge
dalla sua isola ti avrebbe cacciato
tu furbo meticcio l'avresti amputato, ma colpire l'altro occhio
non avrebbe cambiato la sua cecità

Felice chi come Ulisse attraversa gli oceani
Felice chi come Ulisse non conobbe il nostro tempo

Che triste odissea amico avresti dovuto raccontare
invece che sirene, enormi balene
che attirano le folle allucinate
i loro vascelli roboanti,
arenati, naufragati sulla soglia di tempi vuoti
annegati rigonfi in grembo ai nostri ipermercati

Felice chi come Ulisse...

Che triste odissea amico avresti dovuto raccontare
le mille gole di Silla che vomitano tutt'attorno
tonnellate di acque corrotte nel tuo Mediterraneo
d'Iperio i buoi sacri massacrati per un fast-food
e la grotta di Calipso, dimora per il tuo riposo
visitata in fretta da turisti in bermuda.

Felice chi come Ulisse...

(“Triste Odyssée”-Emmanuel Ferrari – Les Troublamours “LA BALLADE DE NINOUR”)